Andando a Bordeaux è imprescindibile non visitare la Cité du Vin (Città del Vino), un centro culturale dedicato all’universo della vite e del vino da vedere e vivere.
La Cité du Vin è una esperienza che permette ai visitatori di immergersi nella storia del vino, nelle tecniche di vinificazione e nelle diverse realtà vitivinicole mondiali, ma anche un centro con mostre temporanee, spettacoli, concerti, proiezioni e aree di degustazione.

L’architettura dell’edificio
Un’architettura impressionante, dalle rotondità inusuali, ideata dagli architetti Anouk Legendre e Nicolas Desmazières dello studio XTU di Parigi.

Una struttura che può evocare, a seconda della sensibilità personale, la forma del decanter, il ceppo di vite, la rotazione del vino nel bicchiere, ma anche il flusso della Garonna.
La sua facciata è ricoperta da vetrate e pannelli di alluminio che creano un gioco di luci dorate: ricordano la pietra gialla delle case di Bordeaux e l’acqua della Garonna, la “rivière blonde” (fiume biondo).
Perché “rivière blonde”?
Questo nome deriva dal colore “biondo” delle acque dovuto a sedimenti presenti nelle acque dolci del fiume che a contatto con l’acqua salata dell’oceano formano delle piccole particelle in sospensione che, trasportate poi dalla marea, si depositano all’estuario.
La Cité du Vin è stata inaugurata a giugno 2016, situata a nord del centro storico di Bordeaux nel quartiere Bacalan detto anche Bassins à flot.
I numeri dell’edificio:
- altezza: 55 metri,
- superficie totale 13.350 m2 su 10 livelli, la superficie espositiva è di 3.000 m² su 4 piani.
La Cité du Vin: i piani
Piano terra
Due sono le alternative: passeggiare nel giardino che circonda l’edificio oppure entrare nell’atrio e iniziare la visita alla Cité du Vin.
Il giardino, la cui visita è libera, è uno spazio ideale dove passeggiare, riposarsi dopo la visita alla Cité, sorseggiare una bevanda sulla terrazza della brasserie o ammirare il paesaggio.
Nell’atrio si trovano le biglietterie e gli ascensori per accedere ai piani superiori nonché la boutique e “Latitude20”: brasserie, snack-cafè ed enoteca.
L’enoteca è una sorprendente realtà dove si possono acquistare vini di tutto il mondo, dichiara 800 referenze provenienti da oltre 70 paesi alcuni dei quali inattesi (es. Tahiti, Etiopia, Siria, ecc.).
La visita, dopo aver acquistato il biglietto, inizia al primo piano.
Primo piano
In questo piano si trovano:
- l’auditorium Thomas Jefferson, una sala di lettura e locali per avvenimenti privati,
e spazi riservati a manifestazioni temporanee, attualmente:
- una sala attrezzata per la degustazione guidata dei vini di Bordeaux e “Via Sensoria”.
“Via Sensoria” è un percorso sensoriale associato alle quattro stagioni nel corso del quale si degustano 4 vini (o 4 bevande analcoliche) seguiti da un sommelier.
Per la degustazione guidata dei vini di Bordeaux e per “Via Sensoria” è obbligatoria la prenotazione e l’acquisto di biglietti dedicati.
Secondo piano: l’esposizione permanente
L’esposizione permanente de La Cité du Vin è un viaggio ripartita in sei aree tematiche:
- la storia, i vigneti del mondo, la vinificazione, la realtà enoica bordolese, la commercializzazione del vino, l’abbinamento vino/cibo e un’area dedicata a tutti gli aspetti che coinvolgono i sensi.
Descrivere ogni area tematica è molto complesso, perché ognuna è una esperienza unica: interattiva, pedagogica, multisensoriale, onirica, ludica e molto altro.
AAd esempio, al banco dei profumi si possono scoprire gli odori del vino, in quello del colore identificare le tonalità cromatiche o giocare sugli abbinamenti vino/cibo utilizzando un totem interattivo.


Ad esempio, al banco dei profumi si possono scoprire gli odori del vino, in quello del colore la possibilità di riconoscere le tonalità cromatiche o giocare, utilizzando un totem interattivo, sugli abbinamenti vino/cibo.
Altre aree sono ad esempio: la zona didattica dedicata alla elaborazione di vino rosso dalla vendemmia allo stoccaggio o i totem esplicativi sull’elaborazione, sul servizio e sulla degustazione di tutte le tipologie di vino.
Finita la visita si scende nell’atrio per raggiunge gli ascensori che portano all’ottavo piano. I piani 4-5-6 non sono accessibili in quanto privati, il settimo è riservato al ristorante panoramico “Le7”.
Ottavo piano: le Belvédère (il Belvedere)

Il nome attribuito al piano è tutto un programma, ad un’altezza di 35 metri si può ammirare la città di Bordeaux con i suoi monumenti e il suo porto (detto porto della luna) dichiarati, nel 2007, Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.
Unitamente all’imperdibile panorama, è possibile degustare un bicchiere di vino offerto da scegliersi tra 14 referenze (alternativa: una bevanda analcolica) in rappresentanza dell’enologia mondiale.


I vini proposti in mescita variano nel tempo interessando una cinquantina zone enoiche.
La degustazione
Il vino scelto in degustazione era un Gaillac AOP, Duras’en Passer, biologico e biodinamico (Biodyvin) 2022, della cantina L’enclos des Braves Chantal et Nicolas Lebrun, vinificato con uve Duras.

Interessante vino monovarietale, affinato 14 mesi sui lieviti in vasi di cemento ovoidale, dal colore rosso cupo, inchiostrato, dai profumi di piccoli frutti di bosco neri (mirtillo, mora), liquirizia e spezie, in bocca fresca acidità, minerale, ampio.
Un consiglio: opportuno arrivare all’apertura per godere la Cité in tutti i suoi aspetti.
Per informazioni e approfondimenti visitare il sito de La Cité du Vin.
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