La Guida agli Extravergini 2025 ha debuttato il 12 aprile al Teatro Filarmonici di Ascoli Piceno.
La guida compie 25 anni, strumento fondamentale per raccontare storie di olio, territori, produttrici e produttori che rendono l’olivicoltura un elemento identitario e distintivo del patrimonio gastronomico e paesaggistico italiano.
Alcuni interventi
Federico Varazi, vicepresidente di Slow Food Italia, ha precisato nel suo intervento l’importanza della qualità e sostenibuilità ambientale.
“Oggi più che mai dobbiamo ribadire che tutela dell’ambiente e qualità del prodotto non sono percorsi distinti, ma due facce della stessa medaglia: quella della salute, nostra e del pianeta. Di fronte a stagioni sempre più imprevedibili, è urgente cambiare modello: serve un’agricoltura integrata con gli ecosistemi locali e meno dipendente dagli input esterni. In quest’ottica, la scelta politica di Slow Food Italia di escludere – come già fatto nella guida Slow Wine 2025 per il diserbo – le aziende che adottano il modello superintensivo è una presa di posizione chiara. Seppur apparentemente produttivo, questo sistema ha un impatto ambientale insostenibile: provoca perdita di biodiversità e riduce la qualità dell’olio. Dobbiamo tutelare i paesaggi agricoli tradizionali, patrimonio identitario di molte regioni, e promuovere pratiche davvero compatibili con il futuro dei nostri territori. Ricordiamo che il 75% delle aziende agricole scomparse negli ultimi vent’anni era concentrato nelle aree interne, che coprono oltre il 50 della superficie agricola nazionale. È qui che si gioca il futuro dell’olio italiano”.
Oggi, in Italia, secondo il Centro Studi del Consorzio Nazionale di Oliviticoltori dei circa 1,1 milioni di ettari destinati all’olivicoltura in Italia ben 500 mila risultano abbandonati.
Francesca Baldereschi, curatrice della Guida ha espresso ottimismo per il futuro pur in presenza di difficoltà nel settore:
“L’annata olearia 2024 ha registrato un calo produttivo del 32% (dati ISMEA), ma anche un diffuso miglioramento qualitativo, come dimostrano le oltre 830 aziende recensite nella nuova Guida, con molti giovani che scelgono pratiche agronomiche biologiche. Una grande adesione che include numerosi nuovi ingressi, evidenziando non solo l’espansione del settore, ma anche la crescente consapevolezza da parte dei produttori, che puntano sulla qualità e sull’innovazione sostenibile. La Guida agli Extravergini non garantisce infatti solo una bussola per orientarsi tra le eccellenze del settore, ma rappresenta un impegno concreto al fianco di questi olivicoltori che, con passione e competenza, salvaguardano il patrimonio olivicolo italiano dando vita a oli extravergine di altissimo livello. È grazie alle loro scelte in campo che si preservano paesaggi e si rigenerano suoli. Questo pomeriggio nel centro di Ascoli si celebra la loro festa, con Laboratori del Gusto e 50 banchi di assaggio che permettono di conoscere e assaporare i frutti di un’agricoltura capace di affrontare le sfide ambientali, economiche e culturali del nostro tempo”.
La Guida agli Extravergini vuole essere:
- un prezioso strumento per gli addetti ai lavori e ai consumatori per districarsi nel momento dell’acquisto e sostenere le centinaia di realtà che mantengono alto il prestigio dell’olivicoltura italiana di qualità,
- uno stimolo a incontrare i produttori e scoprire il patrimonio olivicolo, spesso secolare, che caratterizza il nostro paesaggio.
Tra le novità della Guida 2025:
- menzionata per la prima volta la Slovenia con 8 aziende recensite,
- la decisione di non recensire aziende che attuano il superintesivo.
Il sistema di oliveto superintensivo propone un approccio altamente tecnologico e produttivistico per la coltivazione degli olivi.
La Guida, invece, sostiene e dà voce a questi produttori, che fanno colture a ombrello e si prendono cura del suolo, adottano inerbimenti mirati per contenere l’uso dell’acqua, salvaguardano la terra e continuano a plasmare il paesaggio ne è un esempio il Presidio degli olivi secolari
I numeri de “La Guida agli Extravergini 2025”

- 823 aziende recensite,
- 1. 321 oli recensiti tra i 1600 degustati dai collaboratori,
- 127 novità,
- 233 riconoscimenti sulla qualità dell’olio evo italiano,
- 47 le Chiocciole che premiano le aziende che interpretano i valori di Slow Food,
- 227 gli oli del Presidio SlowFood degli olivi secolari,
- 129 le aziende con ristoranti e 191 con possibilità di alloggiare.
La Guida agli Extravergini 2025
- Collana: Guide Slow
- Pagine: 480
- Prezzo al pubblico: 18,00 € — Prezzo online: 17,10 € — Prezzo soci Slow Food: 14,40 €
(Abstract da comunicati stampa Slow Food)
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